Attività fisica in gravidanza: i pro e i contro
Se tutto procede bene, fare attività fisica in gravidanza, durante i nove mesi, fa benissimo ed è raccomandato.
Ma cerchiamo di capire meglio il miracolo di trasformazioni che si susseguono nel corpo di una donna incinta per comprendere il valore della mia precedente affermazione.
Cosa accade nella gravidanza fisiologica
La gestante vive progressive e graduali modificazioni corporee che – per quanto concerne l’attività fisica in gravidanza – richiedono una elasticità di proposta degli esercizi, segno dell’adattamento degli stessi, per adeguarli alle nuove esigenze della futura mamma.
Dividiamo per comodità le epoche gestazionali per trimestri.
Il periodo più favorevole per l’esercizio fisico prenatale risulterà quasi per tutte il secondo, quando le trasformazioni del primo trimestre si saranno stabilizzate
I cambiamenti principali nel primo trimestre
- aumento della minzione
- seno turgido, caldo ed ingrossato
- utero ingrossato
- sonnolenza e stanchezza
- nausee
- cambiamento dell’umore
- entrata in circolo dell’ormone relaxina
- aumento del flusso sanguigno totale
- si possono mettere da 1 a 3 kg circa in questa fase
I cambiamenti principali nel secondo trimestre
- miglioramento del tono dell’umore
- stabilizzazione della ” pioggia ormonale” tipica del primo trimestre
- potreste sentirvi molto energiche e vitali
- tra la sedicesima e la ventesima settimana si avvertono i movimenti fetali
- aumento del volume dell’addome che si adegua alla crescita dell’utero
- potrebbero iniziare i primi mal di schiena dati dalle modificazioni posturali
- potreste mettere altri 3 – 4 kg di peso
I cambiamenti principali nel terzo trimestre
- maggiore volume del seno
- forte sensibilità dei capezzoli
- piccole secrezioni di colostro dai seni
- ci si può sentire più affaticate e stanche
- se non si è seguito un programma corretto di attività fisica in gravidanza, i grandi cambiamenti posturali possono esacerbare preesistenti disfunzioni posturali e dare vita a fastidiosi mal di schiena, pubalgie, sciatalgie ecc.
- la parte superiore dell’utero si trova ora sotto le costole e questo potrebbe causare difficoltà ad ossigenarsi profondamente ( comportando – quindi – un ridotto afflusso venoso
- l’aumento ponderale è di circa 3 – 4 kg
Attività fisica in gravidanza e parto attivo: il connubio perfetto
Durante la gravidanza mi sono allenata ogni giorno – dal primo all’ultimo trimestre – facendo lunghe passeggiate, yoga, pilates, tonificazione, aerobica soft e tanta danza del ventre. Adattando tutti i protocolli di esercizi ai miei cambiamenti fisici.
Ero già vegana e mi alimentavo in modo molto sano e con cibi freschi. Bevevo molti liquidi, prediligendo acqua fresca o tisane leggere.
Sono aumentata di circa 10 kg, non ho mai sofferto di alcun tipo di disturbo come mal di schiena o altro.
Ho avuto un parto naturale.
Primipara. Travaglio iniziato alle 22.30. Parto alle 2.00 di notte, circa.
Fortuna, miracolo o altro? No!
Mi sono preparata a questo ed ho raggiunto il mio obiettivo!
Non è detto che la mia esperienza debba essere estesa a chiunque, ma se partorire richiede uno sforzo fisico, allora diciamo che mi sono allenata correttamente per arrivare pronta a quel bellissimo momento!
Le donne sanno partorire!
E’ ciò che ripeto sempre alle future mamme!
La medicalizzazione di gravidanza e parto ci ha un po’ depotenziato a livello emotivo in primis e fisico, poi.
Ci sentiamo come ammalate che hanno la grossa responsabilità di non mettere a rischio la vita che portano in grembo. Spesso questo significa un netto rifiuto del movimento in gravidanza, non per incoscienza, ma per una forma di chiusura verso tutti quelli che riteniamo potenziali pericoli.
Il parto naturale
Pensate al paradosso! In molte altre culture, le donne vengono incoraggiate a mantenersi in forma ed in movimento durante la gravidanza!
Questo perché partorire è uno sforzo fisico immane ed è auspicabile arrivarci mentalmente strutturate e fisicamente adeguatamente allenate.
Durante il travaglio – quando i picchi di ossitocina saranno come morse – se avrete imparato a respirare correttamente e vivrete il momento in modo attivo – non quindi sdraiate sul lettino – , la risposta fisiologica del corpo, al dolore provato, sarà vivificata da una maggiore produzione di endorfine che vi aiuteranno a recuperare energia.
Pensate anche ai vostri muscoli pelvici! Se durante la gestazione li avrete mantenuti elastici, gran parte del dolore del travaglio vi sarà risparmiato!
Volete partorire in modo attivo? Fate attività fisica in gravidanza e rinforzate le gambe!
Il modo più fisiologico per partorire? Quello che vi fa assumere posture che vi aiutino – grazie alla forza di gravità – ad ottimizzare gli sforzi delle spinte.
Penso ad esempio alla posizione accovacciata o in piedi sorretta da ostetrica e marito.
Se avete le gambe che fanno giacomo giacomo perché deboline, credete di riuscire a mantenere a lungo le posture attive? 😉
Benefici dell’attività fisica in gravidanza
Specchietti tratti dal mio Manuale ” Danza in Grembo “
PRIMO TRIMESTRE | SECONDO TRIMESTRE | TERZO TRIMESTRE |
Allevia i primi disturbi dati dai sintomi della gravidanza | Aumenta i livelli di energia | Infonde fiducia nelle innate capacità del nostro corpo |
Nei corsi di gruppo incoraggia la vita sociale e favorisce l’incontro con altre future mamme | Migliora la qualità del sonno e facilita la digestione | Diminuisce i tempi e facilita il travaglio |
Mantiene sotto controllo la densità ossea. Aggiungendo piccoli carichi si è evidenziato che si favorisce lo stimolo meccanico nella regolazione dei processi di modellamento del tessuto osseo. Pensandoci sin da subito si prevengono anche i rischi derivanti dalla perdita di calcio dovuta all’allattamento | Riduce il mal di schiena, sciatalgia o pubalgia | Aiuta il feto a posizionarsi |
Riduce del 55% il rischio di diabete gestazionale | Aiuta a mantenere sotto controllo il peso | Evita sbalzi di pressione arteriosa |
Aumenta la forza e la flessibilità. Elementi fondamentali per condurre un buona gravidanza ed avere un recupero post partum più veloce | Incoraggia ad accettare i cambiamenti fisici | Il corpo in equilibrio ha uno scheletro forte e muscoli che si possono muovere senza fatica. Migliora la circolazione del sangue e di tutti i fluidi in generale ed anche il respiro si fa meno affannoso |
Rinforza il pavimento pelvico e lo prepara al parto | Aiuta ad imparare ad usare il respiro per isolare e rilassare i muscoli | Con il rilascio di endorfine, migliora l’umore e lo stato di rilassatezza |
Contribuisce a migliorare e controllare la postura | Crea connessione interiore e con il bambino | La forza e la flessibilità del corpo e del pavimento pelvico sono alla base di riuscita del parto attivo |
Attenua il dolore lombare | Contrasta i crampi alle gambe | Attenua la stitichezza |
I potenziali rischi dell’attività fisica (improvvisata) in gravidanza
Creare danni alle articolazioni
L’ormone relaxina viene rilasciato durante la gravidanza per ammorbidire i legamenti che permettono alle pelvi di aprirsi in previsione del parto. Di contro, le articolazioni diventano meno stabili e il rischio di infortuni cresce. Se si ha un’articolazione precedentemente lesa, è opportuno prendere precauzioni prima di esercitarsi.
Surriscaldamento della madre
La temperatura del corpo della madre aumenta di circa un grado in gravidanza. Questo, sommato all’aumento della temperatura durante gli esercizi, indica che la donna deve stare attenta a non surriscaldarsi. Questa condizione può essere dannosa per il feto, specialmente nel primo trimestre, potendo influenzare il suo stesso sviluppo.
Rischio di aborto
Lo stress da surriscaldamento dovuto ad un’attività fisica intensa può causare aborto spontaneo. L’aumento di peso e il progressivo spostamento di baricentro, possono alterare il senso di equilibrio e coordinazione. Evitare tutte quelle attività che mettono a rischio di cadute sull’addome.
Ridotto flusso sanguigno e apporto di ossigeno alla placenta
L’ossigeno fornito ai muscoli durante intense sedute di allenamento, può arrivare in modo ridotto alla placenta. C’è da dire, però, che essa attua tutte le strategie per estrarre ossigeno per le funzioni del bambino, dalla circolazione della madre.
Ipoglicemia
Attività fisica molto prolungata può causare abbassamenti importanti di zucchero nel sangue
Svenimenti
Dalla diciottesima settimana evitare gli esercizi in decubito supino. Il peso dell’utero può premere sulla vena cava ed interferire col reflusso venoso, causando svenimenti.
Problemi al cordone ombelicale
Attività fisica intensa può causare l’avvolgimento del cordone ombelicale intorno al feto
Rottura prematura del sacco
Esercizi ad alto impatto possono causare la rottura prematura del sacco
Allungare o ostacolare i tempi del travaglio e della fase espulsiva
Addominali e pavimento pelvico troppo tonici, possono in alcuni casi rendere più difficoltoso il travaglio ed il parto
Incontinenza
Il peso di utero e bambino possono mettere sotto stress il pavimento pelvico e durante l’attività fisica si possono verificare problemi di incontinenza
Impoverire la qualità e qualità del latte materno
Di nuovo una condizione – rara – che si verifica solo in presenza di esercizi molto estenuanti
Fatevi seguire – quindi – da personale qualificato, con esperienza e preparato
Attività fisica in gravidanza: quali esercizi fare per cominciare in sicurezza a casa
Nella posizione seduta a gambe incrociate, porta attenzione al tuo addome. Inspirando in modo rilassato, ma continuo e profondo, porta aria nell’addome cercando di gonfiarlo il più possibile. Poi espira in maniera graduale e progressiva, buttando fuori l’aria dalla bocca mentre rientra l’addome e ripeti.
Fai durare questa routine 10 minuti
attività fisica in gravidanza – posizione accovacciata
Aiuta ad aprire al loro massimo le pelvi ed favorisce la progressione del bambino. Con questa posizione diventano più mobili le articolazioni di anche e bacino e – durante le fasi finali della gravidanza – questa posizione favorirà la discesa della testa del bambino nel canale del parto. Distende il pavimento pelvico e questo può evitare la lacerazione nella fase espulsiva del parto.
- fletti le ginocchia e scendi fino ad accovacciarti
- i piedi sono ben piatti a terra
- inclinati in avanti partendo dalle anche
- mani a preghiera coi gomiti che spingono le ginocchia per divaricare le gambe
- mantenere almeno un minuto
Se fai fatica, siediti su uno sgabellino molto basso, ripetendo la posizione.
Non assumere questa postura se, dopo la 34 esima settimana, il bambino è ancora podalico, per evitare che impegni il canale del parto col sederino.
Questo esercizio ti aiuterà a mantenere flessibile la colonna e ad avere i muscoli della schiena elastici
- vai in quadrupedia
- metti le ginocchia aperte quanto i fianchi e le braccia distese e perpendicolari alle spalle
- allinea la testa alla colonna
- preparati inspirando
- espirando forma una U rovesciata con la schiena, sollevandola verso l’alto e portando il mento allo sterno
- inspirando rilassa la colonna e solleva la testa
ripeti per una decina di volte
Poi fai lunghe passeggiate, le scale invece che l’ascensore, esegui alcuni esercizi per tonificare gambe e glutei o iscriviti a un corso di pilates, yoga o danza del ventre per gestanti ( fai il video che trovi qui se ti piace la danza del ventre e segui l’articolo per altre utilissime indicazioni, ed impara queste figure adattissime alle gestanti ).
Vuoi esercitarti con le respirazioni diaframmatiche? Le trovi qui, in fondo all’articolo!!
Segui i consigli del tuo medico di fiducia, prima di cominciare, e attendi il suo benestare!
Buon lavoro,
Shamsa

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Ola ᥙna mia amica mi һɑ twittato il link a queѕto sito e sono passata a vedere
se sul ѕerio merita. Mi piace enormemente.
Subito messo tra i preferiti. Ѕplendido sito e templatge spettacoloso!
Shamsa
Grazie mille! Felice sia di tuo gradimento!
🙂
Shamsa
Shamsa
Perdono, perdono!!
Ti rispondo con moltissimo ritardo per una possibile svista 🙁
Ti ringrazio davvero dal profondo del cuore per la bellezza del tuo messaggio che mi motiva a condividere con voi i consigli e le informazioni che sento essere utili ed importanti :).
Scusa ancora per l’attesa ( non voluta ) della risposta.
Un caro saluto, Shamsa